Prevenire la stipsi nell’anziano
Nella persona anziana la stipsi è un problema molto frequente: con l'invecchiamento si verificano infatti cambiamenti della funzionalità dell'apparato intestinale dovuti alla presenza di anomalie strutturali come le emorroidi, le ragadi anali o il prolasso rettale, che possono predisporre a disturbi dell'alvo.
A questi fattori se ne associano altri comunemente presenti nell'anziano, quali la scarsa mobilizzazione, la disidratazione o l'introito insufficiente di fibre e di calorie con la dieta. Ansia, depressione, patologie associate all'età avanzata (per esempio, il diabete mellito, la malattia di Parkinson o l'ipotiroidismo) e impiego di farmaci per la loro cura concorrono infine a limitare la motilità intestinale.
Un ruolo importante nella prevenzione della stipsi è svolto da uno stile di vita adeguato e dalla corretta informazione sugli effetti collaterali dei farmaci. Per quanto riguarda il primo aspetto, una buona idratazione e una dieta ricca di fibre sono efficaci nel prevenire le forme più lievi di stipsi. La dose raccomandata è di 20-25 grammi di fibre al giorno, da raggiungere gradualmente con il consumo di verdure o di frutta a elevato contenuto di fibra come per esempio carote, broccoli, mele, arance e prugna. La regolarità delle abitudini stimola l'attività del colon e l'esercizio fisico riduce il tempo di transito intestinale.
Per quanto concerne gli effetti indesiderati dei farmaci, l'impiego di alcune sostanze per la cura delle patologie croniche tipiche dell'età avanzata è spesso associato alla stitichezza.