Diarrea: quella da antibiotici è particolarmente insidiosa

Gli agenti che possono scatenare disturbi gastrointestinali sono molteplici: virus, batteri, stress, ansia, allergie e malattie intestinali. Ma anche alcuni tipi di farmaci.

Chi segue una terapia antibiotica infatti potrebbe incappare nella cosiddetta diarrea da antibiotici. Queste sostanze ad azione antibatterica possono infatti alterare l’equilibrio della flora intestinale riducendo la resistenza dell’intestino agli attacchi di batteri patogeni e compromettendo la funzionalità della mucosa intestinale.

Gli agenti scatenanti questo tipo di diarrea sono, nel 20% dei casi, le tossine prodotte dal Clostridium difficile, batterio che è in grado di insediarsi rapidamente in un intestino “stressato” da antibiotici. Le manifestazioni di questo disturbo possono variare sensibilmente: nei casi lievi il colon può mostrare un’infiammazione appena percettibile; in quelli più gravi si può arrivare a ulcerazioni simili a quelle di una colite. Il miglior modo per prevenire questo tipo di diarrea è evitare l’uso indiscriminato di questo tipo di farmaci, oltre naturalmente a ottimizzare la durata del trattamento.

Diversi studi hanno inoltre dimostrato che somministrare probiotici come Saccharomyces boulardii insieme agli antibiotici sarebbe in grado di ridurre l’incidenza di questo disturbo e di prevenire i fastidiosi effetti indotti dalle tossine del patogeno.

Anche i turisti hanno qualche speranza di contrastare efficacemente la cosiddetta diarrea del viaggiatore utilizzando i probiotici: alcune ricerche condotte negli anni ’80 hanno rilevato che la somministrazione di un mix probiotico (L. acidophilus, L. bulgaricus, Bifidobatteri, S. thermophilus) avrebbe contribuito a ridurre sensibilmente la frequenza di diarrea causata dal batterio Escherichia coli in un campione di viaggiatori delle aree tropicali e subtropicali.

Per maggiori informazioni si consiglia di consultare il proprio medico curante.