Intolleranze alimentari: come metterci in sicurezza

Intolleranze alimentari: come metterci in sicurezza

Esistono tante intolleranze alimentari, ma tutte hanno un aspetto comune. La cura passa dalla sicurezza alimentare, ossia da una dieta rigorosamente controllata e integrata.

Ormai sugli scaffali dei supermercati abbondano i prodotti gluten-free: segno che anche l’industria alimentare ha fatto proprio il concetto delle intolleranze alimentari che apparentemente stanno aumentando nella popolazione (ma c’è chi dice che siamo semplicemente più attenti al nostro benessere).

Se per le persone intolleranti al glutine la terapia consiste sostanzialmente in una dieta rigorosamente priva di questo composto proteico del grano - un regime alimentare in grado di fare tornare alla normalità i tessuti dell’intestino e di fare scomparire completamente i sintomi – il discorso è molto diverso per chi invece fatica a digerire i latticini, oppure a chi si gonfia la pancia dopo aver mangiato ceci, fagioli, cavoli, o altri alimenti.

In tutti questi casi di intolleranze la soluzione è sicuramente cambiare dieta, ma spesso diventa veramente difficile eliminare realmente ciò che fa male alla pancia.

Ad esempio, chi è intollerante al lattosio – cioè chi ha una bassa espressione della beta-galattosidasi, l’enzima che digerisce questo zucchero – è consapevole che la terapia si basa sostanzialmente nell’eliminazione dei latticini dalla propria tavola, ma sa anche che il proprio corpo tendenzialmente tollera una quantità definita di questo zucchero. Dato che i latticini hanno un elevato valore nutrizionale e sono ubiquitari, il risultato è che spesso accade che il lattosio entri nella dieta ma, come spesso accade, in maniera difficilmente regolabile, portando a frequenti disturbi come aria e gonfiori addominali.

Per costoro una soluzione potrebbe essere quella di integrare la dieta con la beta-galattosidasi, un enzima che si trova facilmente in commercio e che, assunto, consente di risolvere il problema alla radice. Col nome di Sinaire Combi poi è venduto in combinazione con la alfa-galattosidasi, l’enzima in grado di digerire, scomponendole in molecole semplici, i carboidrati complessi di verdure, cereali, legumi, frutta secca, una e uvetta.

In questo modo il prodotto offre una protezione più ampia rispetto a questo tipo di intolleranze.

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