Dall’intestino… al rischio obesità

Lo sapevi che il microbiota intestinale dei neonati può aiutare a identificare i bambini a rischio di diventare sovrappeso o obesi?

Sempre più studi mettono in evidenza come la flora intestinale giochi un ruolo significativo nello sviluppo dell’obesità. Per alcuni di questi sembrerebbe persino lecito parlare di causa.

Ora, una nuova ricerca ha rivelato che la mappatura dei microrganismi presenti nell’intestino potrebbe aiutarci a identificare i bambini che rischiano di diventare sovrappeso già all’età di 2 anni. Una scoperta preziosa poiché, anche nel caso dell’obesità, prevenire è meglio che curare.

Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica mBio dell’American Society for Microbiology, ha preso in esame 165 bambini norvegesi. A tappe regolari, cominciando da 4 giorni dalla nascita, i ricercatori hanno prelevato alcuni campioni di microbiota, analizzandone poi le specie presenti e il loro patrimonio genetico. Al compimento dei 12 anni è stato rilevato l’indice di massa corporea di tutti i soggetti dell’esperimento, ossia il loro peso forma.

I risultati emersi sono due. Il primo è che, a 12 anni, il 20% dei bambini coinvolti era già sovrappeso od obeso. Il secondo è che, il microbiota alla nascita avrebbe permesso di discriminarli.

Secondo la dottoressa Stanislawski, ricercatore al LEAD Center dell’Università del Colorado e prima autrice dello studio, si tratta di una scoperta che merita di essere approfondita da altre indagini dato che, a quell’età precoce, non esistono altri indizi sulla possibile evoluzione del peso dei bambini.

Quale sia la ragione di questa differenza ancora non è chiaro: per i ricercatori potrebbe riflettere indirettamente la dieta assunta durante le prime fasi dell’infanzia, visto che ciò che mangiamo influenza gli organismi che si sviluppano.

Insomma, coi microrganismi è bene stare attenti: le conseguenze potrebbero pesare.