Paese che vai, microbiota che trovi

Paese che vai, microbiota che trovi

Al cambiare della dieta cambia pure la composizione del microbiota intestinale, ossia l’insieme dei batteri benefici che popolano il nostro intestino.

Sono le conclusioni di uno studio pubblicato sulla rivista Science che ha analizzato la flora batterica intestinale di un popolo di cacciatori-raccoglitori della Tanzania, il cui regime alimentare varia in base alle stagioni.

Essendo una delle ultime popolazioni africane che conduce uno stile di vita tradizionale basato su caccia e raccolta, esaminare il loro microbiota permette di comprendere il modo in cui questo si è evoluto nelle società industrializzate. Inoltre nei mesi delle piogge la loro alimentazione è caratterizzata soprattutto dal consumo di bacche e miele, mentre in quelli secchi dalla cacciagione. L’analisi dei campioni di feci ha permesso di individuare quattro famiglie di batteri particolarmente sensibili al cambio di alimentazione.

I ricercatori hanno poi confrontato i batteri intestinali degli africani con quelli di popolazioni di 16 Paesi, scoprendo che la loro flora intestinale era molto diversa e conteneva un numero maggiore di sostanze specializzate nel metabolismo dei carboidrati vegetali rispetto ai consumatori di diete occidentali. Secondo gli autori le differenze riscontrate nel microbiota delle diverse popolazioni potrebbero essere, almeno in parte, imputabili al differente consumo di fibre.

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